venerdì, 22 Gennaio 2021 - 18:39
Il fenomeno dei Ferragnez spiegato in un libro
Molto di più di un fenomeno social, perché cercare ancora oggi di circoscriverlo in quel contesto non sarebbe inquadrare la questione da un’ottica ottimale. La ‘sacra famiglia’, come in molti l’hanno chiamata con un pizzico di ironia ma anche con una seppur piccola parvenza di verità. Perché effettivamente, visti i numeri che sono in grado di produrre, sembrerebbero appartenere quasi ad un’altra dimensione.
Il fenomeno Ferragnez (per chi non lo sapesse, si parla di Chiara Ferragni e di Fedez) ha certamente tanto da dire ed è lo specchio dei tempi che stiamo vivendo: in un’altra epoca non si sarebbe potuto verificare, quando si dice trovarsi al posto giusto nel momento giusto. E studiare la fenomenologia di due ragazzi assurti quasi a mito divino può essere utile proprio per comprendere l’epoca che stiamo attraversando.
A farlo è un librino interessante di Camilla G. Iannacci acquistabile su Amazon, il cui intento è quello di evidenziare come Chiara Ferragni non sia solo la fashion blogger con milioni di follower, ma molto di più. E l’esempio di quanto ciò sia vero è arrivato proprio negli ultimi mesi di pandemia, quando i Ferragnez hanno lanciato il crowdfunding anti Covid e sono stati finanche invitati del Presidente del Consiglio, Conte, a lanciare un appello ai giovani affinchè avessero rispetto per le norme anti contagio.
Il successo di Chiara Ferragni e Fedez
Il libro cui si faceva riferimento (recensito anche nella sezione libri del nostro giornale) è, “Ferragni e Fedez: Analitica, morfogenesi e singolarità dei fashion blogger influencer nell’info-sfera dei social media”; è presente anche una pagina Facebook all’interno della quale si va ad alimentare il dibattito su questo fenomeno.
Le due gocce di Chanel che Marylin indossava per andare a letto non sono più trendy per Chiara Ferragni che preferisce dormire in “slip e canotta”.
Un librino che analizza il successo della coppia consacrata da Forbes e Vogue, che vola ormai in Borsa, partendo dalla analisi della rivoluzione che, soprattutto la Ferragni, è stata in grado di generare a livello di moda, canoni bellezza, comunicazione.
Forse in molti potrebbero storcere un po’ il naso davanti a questa definizione, ma senza entrare in tentativi di stroncatura aprioristica, basti ricordare quando uno dei post pubblicati dalla Ferragni, quello negli Uffizi di Firenze davanti alla Venere di Botticelli, abbia fatto rumore, generato engagement (tanto per continuare a parlare in termini social) anche a livelli istituzionali, contribuito ad aumentare il numero di visitatori ad un museo. Che si voglia o no, si parla di un fenomeno comunicativo di assoluto impatto.